Il Festival Internazionale del Film di Roma presenta in anteprima il cineromanzo più importante e atteso dell’anno: domani, venerdì 17 ottobre alle ore 20 presso la Sala Petrassi, nella linea di programma Gala, saranno proiettati i primi due episodi della serie televisiva “The Knick” di Steven Soderbergh. Il nuovo lavoro del grande cineasta statunitense – premio Oscar® per Traffic, Palma d’Oro a Cannes per Sesso, bugie e videotape, autore di alcuni fra i maggiori successi cinematografici degli ultimi anni (la trilogia di “Ocean”, Erin Brockovich - Forte come la verità, Magic Mike, Side Effects) – vede protagonista Clive Owen, nei panni del geniale chirurgo John Thackery. L’attore britannico (Golden Globe per Closer, interprete di film come King Arthur, Sin City, Inside Man) sarà sul red carpet alle ore 19.30: il giorno dopo incontrerà il pubblico (sabato 18 ottobre) alle ore 18 presso la Sala Petrassi, nell’ambito di una vera e propria “maratona cinematografica” in cui sarà proiettata l’intera serie, con il finale di stagione in contemporanea con gli Stati Uniti. I dieci episodi – scritti da Jack Amiel e Michael Begler, sceneggiatori di Quando meno te lo aspetti e Qualcosa di straordinario – andranno in onda in esclusiva assoluta su Sky Atlantic HD in autunno.
Alle ore 19.30, la Sala Santa Cecilia ospiterà in prima europea la proiezione di Still Alice di Richard Glatzer e Wash Westmoreland, vincitori al Sundance del Premio del Pubblico e del Gran Premio della Giuria con Quinceañera, autori di Pedro, presentato ai Festival di Toronto e Berlino, e The Last of Robin Hood (Festival di Toronto). Il film, nel programma di Gala, ospita un cast di star formato, tra gli altri, da Kristen Stewart, Julianne Moore e Alec Baldwin. Basata sull’omonimo romanzo di Lisa Genova, la pellicola narra, senza facili sentimentalismi e in uno stile che è stato paragonato al cinema di Ozu, la vicenda di una donna di successo, tenace e caparbia, a cui viene diagnosticato il morbo di Alzheimer.
Alle ore 22 (Sala Santa Cecilia, linea di programma Gala), sarà proiettato Eden di Mia Hansen-Løve: la giovane cineasta francese, classificata da Variety tra i dieci registi internazionali da conoscere “a tutti i costi”, premiata a Cannes per il suo film d’esordio Tout est pardonné, autrice de Il padre dei miei figli (sempre a Cannes nella sezione Un Certain Regard) e Un amore di gioventù, ripercorre i passi del “French touch” dal 1992 a oggi, rievocando una generazione che è stata in grado di riscrivere le regole della musica dance grazie a musicisti come i Daft Punk, Dimitri from Paris, Cassius, Alex Gopher.
Alle ore 17 (Sala Santa Cecilia), in collaborazione con la sezione autonoma e parallela Alice nella città, il Festival presenterà la prima europea di Kahlil Gibran's the Prophet, film di animazione scritto e diretto da Roger Allers, coregista con Rob Minkoff del Re Leone , il maggior incasso nella storia dell’animazione tradizionale con i suoi 950 milioni di dollari incassati in tutto il mondo. Alla realizzazione del film hanno partecipato grandi artisti e musicisti tra cui Tomm Moore, Michal Socha, Joan Gratz, Nina Paley, Joann Sfar, Bill Plympton, Mohammed Saeed Harib, Paul e Gaeton Brizzi. Ispirata al grande classico firmato da Kahlil Gibran, la pellicola porta sullo schermo le parole del poeta libanese in una forma mai vista prima, grazie alle voci di Liam Neeson, Salma Hayek-Pinault, Quvenzhané Wallis, John Krasinski, Frank Langella e Alfred Molina, e alla colonna sonora composta da Gabriel Yared, Oscar® per Il paziente inglese e candidato allo stesso premio per Il talento di Mr. Ripley e Ritorno a Cold Mountain.
Anche nella nona edizione, il Festival riserverà ampio spazio agli incontri fra i protagonisti del grande schermo e il pubblico. Il primo, alle ore 16.30, presso la Sala Petrassi: una masterclass con Tomas Milian, premiato quest’anno dal Festival con il Marc’Aurelio Acting Award. L’attore di origini cubane – straordinario protagonista della stagione dello spaghetti western e del poliziesco all’italiana, interprete per registi che hanno fatto la storia del cinema italiano come Michelangelo Antonioni, Luchino Visconti e Pierpaolo Pasolini, e per cineasti hollywoodiani come Steven Spielberg, Oliver Stone e Steven Soderbergh – parlerà della sua lunga carriera e risponderà alle domande degli appassionati.
Alle ore 18 in Sala Petrassi, il Festival, in collaborazione con Ermenegildo Zegna, presenterà in prima mondiale A Rose Reborn, cortometraggio del regista, sceneggiatore e produttore Park Chan-Wook, uno dei maggiori cineasti contemporanei, insignito del Gran Premio della Giuria al Festival di Cannes per Oldboy, vincitore del premi Cinema Avvenire e Leoncino d’Oro alla Mostra del Cinema di Venezia per Lady Vendetta. Dopo la proiezione, l’autore coreano incontrerà il pubblico.
La Sala Sinopoli ospiterà due pellicole della linea di programma Cinema d’Oggi.
Alle ore 17, avrà luogo la proiezione in prima europea di Itar el-Layl (The Narrow Frame of Midnight), opera prima di Tala Hadid, regista del cortometraggio Tes Cheveux Noirs Ihsan (vincitore dello Student Academy Award e del premio per il miglior cortometraggio alla sezione Panorama al Festival di Berlino), e del documentario Sacred Poet dedicato alla figura di Pier Paolo Pasolini. Il film indaga lo stato della “non appartenenza”, portando sul grande schermo il viaggio dal Marocco al Kurdistan di alcuni personaggi che combattono per il loro posto nel mondo.
Alle ore 19, sarà la volta di Die Lügen der Sieger (The Lies of the Victors) di Christoph Hochhaüsler in prima mondiale. Dopo il successo del film d’esordio This Very Moment, presentato in concorso al Festival di Berlino, e dei successivi I am Guilty e The City Below, entrambia Cannes nella sezione Un Certain Regard, il regista tedesco torna dietro la macchina da presa con un thriller investigativo-spionistico ad alta tensione che punta il dito contro l’attuale primato economico della Germania e gli episodi di corruzione all’interno del suo sistema politico. Nel cast, Florian David Fitz (regista e interprete del film Jesus Loves Me,attore e sceneggiatore di Vincent Wants to Sea), Horst Kotterba (protagonista di alcune note serie tv tedesche), e Lilith Stangenberg (che nel 2012 ha recitato in Diaz: Don't Clean Up This Blood).
Alle ore 22, sempre in Sala Sinopoli, sarà proiettato un film della sezione Mondo Genere in prima internazionale, Quando eu era vivo (When I Was Alive), l’ultimo lavoro del regista, sceneggiatore, compositore e montatore brasiliano Marco Dutra, premiato da vari festival, tra cui la Cinefondation del Festival di Cannes. Il suo primo lungometraggio, Trabalhar cansa, è stato presentato nella sezione Un Certain Regard a Cannes nel 2011. Marco Dutra porta al Festival un thriller carico di suspense in cui il protagonista, Junior, inizia ossessivamente a scavare nelle memorie della sua famiglia, mentre nella casa in cui è tornato a vivere si verificano misteriosi eventi.